Diario de Alias Min, 16 jun. 15

Il 10 giugno pesavi 128kg, oggi ne pesi 125,8. In soli 6 giorni hai perso ben 2,2kg, un'enormità, e se ti pesassi settimanalmente dovresti essere entusiasta di un simile risultato. Ma ti piace proprio farti del male, crogiolarti nella disperazione, e la tua mente non riesce più ad accettare un successo, vero? ;) 

Concordo sul fatto che devi guardare i risultati alla lunga, le variazioni da un giorno all'altro sono la regola, ma che te lo diciamo a fare? tu le sai benissimo queste cose, come mangiare meno di 1000 calorie al giorno manda il tuo metabolismo in tilt e fa fare questi brutti scherzi. dai forza, tu le sai bene queste cose, cerca di riprendere in mano la situazione e vai avanti!  

Sbagli completamente dieta amico mio....e sbagli l'approccio con il cibo. Ho guardato il tuo "calendario" e non è sicuramente portandoti alla fame che perderai il peso. Il peso lo perderai una volta trovato l'equilibrio del quale ti ho parlato. Non serve fare la fame perchè alla lunga cederesti e torneresti ai livelli di prima (se non peggio). Molto meglio cercare la via corretta. Inizia mangiando sano...aggiungi del movimento...poi tra 3-4 settimane ne riparliamo. Quello che fai tu serve solo a sfinirti fisicamente e psicologicamente.... 

Demon, il problema di Alias è che è super-consapevole di tutto, la conoscenza di numeri e delle reazioni fisiologiche non gli manca di certo. Tuttavia, è come in conflitto con se stesso. E per migliorare la propria forma fisica, l'unico modo di agire che ha è quello di gestire con "furbizia" questo conflitto. In pratica, conosce già i propri punti deboli, riesce a prevedere le proprie reazioni, e in virtù di questa consapevolezza, costruisce preventivamente la propria strategia. Ciò implica che facendogli notare gli errori della sua dieta, non lo aiutiamo di certo, perché ne è consapevole. Non è un caso se Lunarel, che è più consapevole di questi meccanismi, ha notato come Alias sembra "ignorare" il proprio (oggettivo) successo, concentrandosi sull'auto-punizione per un (relativamente falso) insuccesso. 

Certo che son consapevole degli errori del mio mangiare quotidiano. Ma non sono così lucido nella consapevolezza e nella strategia che adotto, anzi penso proprio di non essere lucido per nulla; sono consapevole invece di lasciar spazio al disturbo alimentare e al disordine, nella stessa misura in cui lo faccio abbuffandomi, ma solo in senso opposto. Di diverso tra le due realtà, ugualmente disturbate, è che la prima (la bulimia) mi lascia senso di colpa, inadeguatezza, mortificazione che si placa e trova sfogo solo in altre abbuffate (circolo vizioso che nel suo ripetersi soddisfa, a livello profondamente inconscio, una delle parti più nascoste del mio IO che trae soddisfazione dall'autodistruzione. Un masochismo del tutto introspettivo). La seconda invece, la riduzione esagerata dell'apporto calorico, accresce l'autostima, esalta il super IO ed è quindi più gratificante, sebbene ad oggi non sia mai riuscita a prevalere (anche questa seconda parte viene accettata dal mio incoscio più profondo, perchè esattamente come la prima, ma in maniera più nascosta, soddisfa appieno la fame di autoditruzione e autolesionismo di cui abbisogna). Quella che Exit definisce consapevolezza (anzi super-consapevolezza) è in realtà, all'interno di questo quadro, niente di più che una speranza; quella che, "se" e "ammesso che", riesca a proseguire in questo modo, il ritrovato equilibrio, nella lenta trasformazione dal calar di peso, tra chi vorremmo essere e chi vediamo nello specchio, porti un buon livello di autostima (inesistente ora) e che questo tolga spazio a quella parte di me che si vuol male. Detto questo, il tutto: bulimia, sofferenza, senso di colpa, inadaguatezza, cambi di umore, evitare il più possibile ogni vita sociale ma uscirne sempre "da splendente" quando vi sono costretto, Io, Super IO, il conscio e l'incoscio, masochismo, esaltazione, imprevedibilità ...sono tutte sfaccettature che rientrano nel quadro di un disturbo istrionico e in parte narcisistico della personalità. Che naturalmente mi sono auto diagnosticato ;D  

Auto-diagnosticato? La tua descrizione ha, mi pare, una chiara impronta psico-analitica... pensavo la conoscenza che ne traspare derivasse da sedute a cui ti sei sottoposto... Comunque, al di là se "consapevolezza" sia il termine giusto, quel che volevo dire è che a te non mancano le competenze per impostare una dieta, sul piano dei meri numeri dell'introito o dei meccanismi fisiologici ad essa collegati - il programma che adotti è, alla luce della profonda conoscenza di te stesso, l'unico per te possibile. 

Auto-diagnosticato il disturbo istrionico e narcisistico. In realtà la psichiatra lo ha escluso avendo io, in entrambi i profili, 3/4 sintomaticità su 5, di quelle occorrereti, per una diagnosi "ufficiale" di questo "disturbo". Diciamo allora che mi riconosco un disturbo latente. Il resto di quello che è analisi interiore deriva effettivamente da 1 anno di sedute settimanali ed è comunque qualcosa a cui si arriva da soli, nel senso che il/la terapeuta ascolta, non interviene quasi mai, e quindi la profonda analisi è sempre qualcosa che compiamo noi stessi su noi stessi, con un blando supporto esterno.  

I terapeuti non sono che ostetrici della mente, si limitano ad aiutarti a partorire tuoi mostri. Mostri che il tuo Es conosce bene, ma a quanto pare anche il tuo Io. Per esempio, sull'istrionismo mi sa che hai ragione tu ;) Una cosa non ho capito: ma tu (o, se vuoi, una parte di te), esattamente, per quale motivo vuoi dimagrire? Salute? Estetica? Cambiamento? Aspettative illusorie tipo magro=figo&felice? 

Questa domanda mi spiazza! Mi rendo conto, adesso, che forse nessuno me l'ha mai posta. Ed è fondamentale invece. Una risposta mi verrebbe facile ...ma preferisco rifletterci. Mi hai fornito un ottimo spunto di analisi. Grazie 

Prenditi il tempo che vuoi. Ma risponditi, credo sia una riflessione che potrà esserti utile.  

..exitplanetdust devo ancora comprendere bene le alchimie del sito..ma ad ogni modo non volevo criticare..però sono dell'idea che se una persona decide di cambiare ad un certo punto la forza debba provenire prima di tutto dalla propria volontà. So che Alias è una persona di cultura ed intelligenza. L'ho capito dal modo che ha di esprimere i propri pensieri. Sono convinto però che l'errore principale di molte delle persone che vogliono perdere peso, sia proprio quello di fissarsi sul peso rendendolo l'ago della bilancia del proprio benessere fisico/psichico quando in realtà secondo me la bilancia va messa nel cassetto. L'obiettivo principale deve essere quello di trovare un equilibrio tra i vari fattori che possono portare alla perdita del peso fino ad arrivare ad una filosofia di vita. Un forma di autoeducazione. Tutto qui. Più semplice a dirsi che a farsi? Forse. Però i "calici amari" vanno bevuti da soli molto spesso...purtroppo... Ale.  

Molto d'accordo su questo. 

azzerare le calorie non ha mai giovato a nessun tipo di regime alimentare..... il corpo è più intelligente di quanto ci si possa aspettare. non si tratta semplicemente di perder peso ma di creare i presupposti per una ri-composizione fisica. negli anni d'oro, da natural, riuscivo a tirarmi al 6 % del BF consumando 2800/3000 calorie/die. la differenza sta nella qualità di ciò che si mangia e nella qualità/intensità dell'attività fisica. continuare a d abbassare le calorie non ti porterà molto lontano. 

La mente comanda, il corpo risponde. Inizia da zero. Nasci il giorno che decidi tu. Il resto è nulla. Studia alimentazione come un tomo classico. 

Isochella...negli anni d'oro da natural??!?! E poi...?